La Legge Finanziaria 2023 ha introdotto anche delle novità in tema di “derivazione rafforzata”, che illustriamo di seguito.
Il principio di derivazione rafforzata
Il cd “principio di derivazione rafforzata” sancisce che a livello fiscale valgono i criteri di qualificazione, imputazione temporale e classificazione previsti dai principi contabili di riferimento, anche in deroga alle disposizioni previste dal TUIR. Tale principio, originariamente previsto solo per i Soggetti IAS, è stato esteso anche ai cd Soggetti “OIC adopter”, già da vari anni e recentemente (dal DL Semplificazioni del 2022) anche alle micro imprese ex art.2435-ter del codice civile.
In altre parole, il principio di cui trattasi pone l’accento su come vengono contabilizzate a bilancio alcune voci e ne determina la deducibilità in base alla classificazione delle stesse, indipendentemente dalle diposizioni del Tuir.
Le novità della Finanziaria 2023
Ricordiamo che col DL Semplificazioni è stato introdotto un nuovo “periodo” all’art.83, comma 1 del Tuir, secondo il quale “i criteri di imputazione temporale ….., valgono ai fini fiscali anche in relazione alle poste contabilizzate a seguito del processo di correzione degli errori contabili”. A tal proposito, si aggiunge, che la predetta diposizione non si applica ai componenti negativi di reddito per i quali è scaduto il termine per la presentazione della Dichiarazione Integrativa.
Con la legge Finanziaria 2023, viene aggiunto che quanto sopra “…opera soltanto per i soggetti che sottopongono il proprio bilancio d’esercizio e revisione legale dei conti”.
Principio di derivazione rafforzata e correzione degli errori
Il caso più frequente di correzione degli errori per il bilancio delle imprese si configura nella contabilizzazione delle sopravvenienze attive e passive per problemi di competenza.
Fiscalmente una sopravvenienza passiva è di solito indeducibile in quanto viene utilizzata per contabilizzare un costo non di competenza. Per potere dedurre la sopravvenienza passiva, la società poteva presentare una dichiarazione integrativa a favore nel periodo d’imposta in cui il costo poteva essere dedotto.
Con il Decreto Semplificazioni il predetto processo è stato facilitato, prevedendo la deducibilità della sopravvenienza passiva nell’esercizio di contabilizzazione della stessa. Con la Finanziaria 2023, si è ristretto l’ambito applicativo della semplificazione sopra descritta, alle società che sottopongono il proprio bilancio alla revisione legale dei conti.
Tale novità normativa ha di fatto reso inefficace l’ampliamento dell’ambito applicativo della derivazione rafforzata alle micro imprese, dato che (di solito) quest’ultime sono prive del revisore legale.