L’Iperammortamento è un’agevolazione fiscale che prevede dal 2020, non più una variazione in diminuzione dal reddito imponibile Ires, ma un credito d’imposta per l’acquisto di beni.
Più in particolare, oggetto dell’agevolazione sono:
- i beni materiali di cui alla Tabella A della legge 232/2016 (cd “Finanziaria 2017”) nella misura del 40% per gli investimenti fino a 2,5 milioni di euro e nella misura del 20 % per gli investimenti da 2,5 a 10 milioni di euro.
- i beni immateriali di cui alla Tabella B, della legge 232/2016 (cd “Finanziaria 2017”), il credito d’imposta spetta nella misura del 15% del costo, nel limite massimo di costi ammissibili pari a € 700.000.
Orizzonte temporale dell’iperammortamento
Il predetto credito d’imposta è riconosciuto alle imprese che hanno investito in beni nuovi cd “tecnologici” dal 01.01.2020 al 31.12.2020, ovvero fino al 30.6.2021 a condizione che entro il 31.12.2020 sia accettato l’ordine e siano pagati acconti almeno pari al 20% del costo di acquisizione, effettuano investimenti in beni strumentali nuovi destinati a strutture ubicate in Italia.
Utilizzo del credito d’imposta
Il credito d’imposta in esame è utilizzabile esclusivamente in compensazione con il mod. F24, in 5 quote annuali di pari importo (3 quote per gli investimenti in beni immateriali) a decorrere dall’anno successivo a quello in cui è intervenuta l’interconnessione per gli investimenti in beni di cui alle predette Tabelle A e B.
Ai fini della compensazione non è applicabile il limite annuale di euro 700.000.
Requisiti per ottenere l’agevolazione
Relativamente agli investimenti in beni di cui alle predette Tabelle A e B (beni ex iperammortizzabili) è richiesta:
- l’interconnessione al sistema aziendale;
- una perizia attestante le caratteristiche tecniche dei beni. Per i beni di costo unitario pari o inferiore a € 300.000, la perizia può essere sostituita da una dichiarazione resa dal legale rappresentante.
- un’apposita comunicazione al MISE, a soli fini informativi. Con apposito decreto saranno individuate le modalità ed i termini di invio della stessa.
Controlli sull’iperammortamento
Ai fini dei successivi controlli, i soggetti devono conservare idonea documentazione per attestare il calcolo effettuato e l’effettivo sostenimento della spesa.
Inoltre, a differenza di quanto previsto per i precedenti periodi d’imposta, le fatture e relativi documenti d’acquisto, devono riportare l’espresso riferimento alle disposizioni normative in esame.
Infine, segnaliamo per completezza che l’ultima Legge Finanziaria, pubblicata lo scorso fine dicembre, ha prorogato l’agevolazione in esame anche per l’anno 2021 e 2022, cambiandone alcune peculiarità, come, per esempio, la percentuale riconosciuta di credito d’imposta.