Analizziamo la tassazione oggi in Italia relativa alla distribuzione e alla tassazione di dividendi a soci persone fisiche che detengono “partecipazioni qualificate”.
Tassazione Dividendi da Gennaio 2018
Dal 1 Gennaio 2018, la tassazione di dividendi erogati a persone fisiche residenti, al di fuori del regime d’impresa, è sempre assoggettata alla ritenuta a titolo d’imposta del 26%. Tale nuovo regime di tassazione ha abrogato il concetto di “partecipazione qualificata”, per la quale si intendeva chi deteneva azioni e ogni altra partecipazione al capitale o al patrimonio della società partecipata, contraddistinte da una percentuale di diritti di voto esercitabili nell’assemblea ordinaria, superiore al 2% o al 20%, ovvero una partecipazione al capitale o al patrimonio superiore al 5% o al 25%, a seconda che si tratti di titoli negoziati in mercati regolamentati o di altre partecipazioni.
Il Regime transitorio
La predetta nuova (dal 2018) normativa sui dividendi ha comunque inserito un “regime transitorio” di tassazione, secondo la quale alle distribuzioni di utili derivanti da partecipazioni qualificate, formatesi con utili prodotti fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2017, deliberati fino al 31 dicembre 2022, continuano ad applicarsi le disposizioni precedenti (di cui al dm 26 maggio 2017).
Conseguentemente gli utili prodotti dalla società fino all’esercizio in corso al 31 dicembre 2007, concorrono a formare il reddito del percipiente nella misura del 40%; quelli prodotti dall’esercizio successivo e fino a quello in corso al 31 dicembre 2016, la misura è elevata al 49,72%; quelli prodotti dall’esercizio successivo e fino al 31 dicembre 2017, la misura è elevata al 58,14%.
Quindi, per chi detiene una partecipazione qualificata in una società, che nel proprio patrimonio netto ha Riserve formatesi con utili di esercizi precedenti al 2018, allora si dovrà valutare con attenzione se procedere con la distribuzione di dette Riserve entro fine anno.
Il periodo d’imposta di formazione delle Riserve
Da quanto esposto, è evidente che è importante stabilire quali Riserve di patrimonio netto si distribuiscono al socio, ovvero qual è il periodo d’imposta di formazione della Riserva.
Tale informazione è reperibile dal Modello Unico della Società, quadro RS, che riporta la stratificazione delle Riserve, come sopra evidenziate, con gli incrementi e decrementi relativi ad ogni periodo d’imposta.
Certificazione del dividendo
Una volta che il dividendo è pagato al Socio, la Società rilascerà a quest’ultimo apposita certificazione nella quale sarà indicato il dividendo erogato e l’anno di formazione della Riserva utilizzata, dalla quale deriverà l’ammontare del dividendo che sarà assoggettato a tassazione in capo alla persona fisica.
Quindi, per esempio, se dalla certificazione emerge che il dividendo distribuito deriva da una Riserva formata con utili originati ante 2007, allora tale reddito di capitale sarà assoggettato a tassazione in capo alla persona fisica solo per il 40% dello stesso.