È in scadenza a fine Novembre la cd “Dichiarazione sugli Aiuti di Stato per il Covid”, volta a verificare se l’ammontare complessivo degli “aiuti” ricevuti dagli operatori economici rispetta i limiti previsti dalla normativa comunitaria. Di seguito gli aspetti più salienti del Modello.
Limiti degli Aiuti di Stato
Il Modello in esame è una dichiarazione sostitutiva di atto notorio attestante che l’ammontare complessivo di tutti gli aiuti, rientranti nell’ambito della sezione 3.1 del Temporary Framework (pag.2 del Modello), ricevuti dal 1 marzo 2020 al 27 gennaio 2021, della Sezione 3.1 della Commissione Europea, non superano euro 800 mila (100 mila per il settore agricolo ed euro 120 mila per il settore della pesca) e che, gli aiuti ricevuti dal 28 gennaio 2021 al 30 giugno 2022, non superano euro 1.800 mila (225 mila per il settore agricolo ed euro 270 mila per il settore della pesca).
Elenco degli Aiuti
Il Quadro A, Sezione I, del Modello, elenca gli “aiuti” da considerare per il calcolo del rispetto dei limiti di cui al paragrafo precedente. Si tratta degli “aiuti” previsti dal DL 34/2020, quali ad esempio le disposizioni in materia di versamento dell’Irap, dal DL 104/2020, quale l’esenzione IMU per i settori del turismo e dello spettacolo, dal DL 137/2020, quali il credito d’imposta per i canoni di locazione degli immobili ad uso non abitativo e affitto d’azienda, dal DL 172/2020, dal DL 178/2020, dal DL 41/2021, quali il contributo a fondo perduto e dal DL 73/2021, quali il contributo a fondo perduto automatico.
La Sezione II, invece, riguarda gli “altri aiuti” ricevuti nell’ambito delle Sezioni 3.1 e 3.12 del TF, compresi quelli non fiscali e non erariali.
Per identificare tutti gli aiuti che una società può aver ricevuto, si consiglia di consultare sia il Registro nazionale degli aiuti di Stato, sia il Cassetto fiscale della stessa.
Gruppi d’imprese
Ai fini del rispetto dei massimali previsti, bisogna tener conto delle relazioni di controllo tra imprese rilevanti ai fini della definizione di “impresa unica”, utilizzata in materia di aiuti di Stato.
In sostanza i “Gruppi d’imprese” dovranno sommare gli “aiuti” della Sezione I e II sopra citate di ciascuna società controllata per verificare se superano o meno i massimali di cui trattasi.
A tal fine andrà anche compilato il quadro B del Modello (e barrata la lettera F di pagina 2) indicando i codici fiscali delle Società facenti parte del “Gruppo”.
Aiuti da riversare
In caso di superamento dei “limiti”, ci sarà l’obbligo di riversare gli aiuti ricevuti, compilando il Quadro D.