L’assunzione di un dipendente residente in Italia da parte di società estere è una pratica che sta diventando di comune impiego. Sempre più spesso stiamo riscontrando il caso in cui una società estera decida di approcciarsi al mercato Italiano aprendo un ufficio di rappresentanza.
Questo si concretizza, invece che con l’apertura di una sede secondaria che richiederebbe onerosi e lunghi adempimenti, con la semplice ubicazione di un proprio collaboratore in Italia, al quale viene affidato prevalentemente l’incarico di effettuare indagini e analisi del “mercato Italia”.
Il dipendente del soggetto estero stipula un contratto di lavoro che, poi, dovrebbe opportunamente essere verificato e adeguato alla normativa Italiana. Il dipendente, tuttavia, non ha alcun potere né procura per concludere affari in Italia in nome e per conto del soggetto estero suo datore di lavoro. Questa soluzione da parte della società estera comporta degli adempimenti relativi all’assunzione della persona fisica che risiederà in Italia continuativamente per molti mesi.
Adempimenti fiscali
Per poter procedere all’assunzione di un dipendente in Italia, un soggetto estero deve assolvere ad alcuni adempimenti preliminari. In particolare, sia il legale rappresentante che il soggetto estero stesso dovranno munirsi di un codice fiscale italiano.
Questo non comporta nessun automatico obbligo di presentazione di una dichiarazione dei redditi in Italia. Si tratta, infatti, del riconoscimento fiscale in Italia del soggetto che poi sarà il titolare della posizione di “datore di lavoro”. Il soggetto estero dovrà anche dotarsi di un conto corrente in Italia affinché possano essere pagati i contributi e le ritenute relative al rapporto di lavoro.
Il soggetto estero dovrà, inoltre, presentare all’Agenzia delle Entrate la Certificazione Unica per i compensi corrisposti nell’anno al dipendente, includendo anche le imposte assolte.
Adempimenti previdenziali
Per poter assumere un dipendente in Italia, un soggetto estero dovrà ivi dotarsi di una posizione previdenziale ed assicurativa. L’assunzione del dipendente potrà essere operativa solo dopo che il soggetto estero si sarà dotato di un proprio codice fiscale, un numero previdenziale ed un numero assicurativo ad esso abbinato. L’assunzione verrà trasmessa preventivamente all’INPS e verrà istituito il libro unico del lavoro per il soggetto estero in Italia.
Opportunità agevolazione fiscale per l’assunzione di un dipendente in Italia
Se il lavoratore che si trasferisce in Italia come dipendente del soggetto estero diventa anche ivi fiscalmente residente, potrebbe, a certe condizioni da verificare opportunamente, beneficiare di agevolazioni fiscali in merito alla tassazione del proprio reddito prodotto a seguito del contratto di lavoro in essere con il soggetto estero. Si tratta, infatti, della possibilità di beneficiare della normativa sui cosiddetti “Impatriati” che si applica anche a soggetti persone fisiche che non siano necessariamente cittadini Italiani.