In vista della chiusura dei bilanci delle società, di seguito si riepilogano le principali novità nel calcolo delle imposte del 2024.
Deduzione Ires per incremento occupazionale
Per il periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 (agevolazione prorogata anche per estesa per gli anni dal 2025 al 2027), viene previsto, per i titolari di reddito d’impresa e per gli esercenti arti e professioni, una nuova deduzione dal reddito pari al 20% del costo riferibile all’incremento occupazionale.
Gli incrementi occupazionali rilevano a condizione che il numero dei dipendenti a tempo indeterminato al termine del periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023, sia superiore al numero dei dipendenti a tempo indeterminato mediamente occupato nel periodo d’imposta precedente.
Il costo riferibile all’incremento occupazionale è pari al minor importo tra il costo effettivo dei nuovi assunti e l’incremento del costo del personale risultante dal conto economico (rigo B9) del bilancio UE) rispetto a quello dell’esercizio precedente.
Abrogazione dell’ACE
Viene prevista l’abrogazione dell’agevolazione ACE, agevolazione Ires sull’incremento del patrimonio netto rispetto a quello dell’esercizio in corso al 31.12.2010, con effetto dal periodo d’imposta 2024 (per i soggetti con esercizio sociale coincidente con l’anno solare).
Irrilevanza delle differenze cambio
Per la differenza di cambio da valutazione, viene abrogato il co. 3 dell’art. 110 del TUIR che stabiliva l’irrilevanza fiscale delle differenze di cambio “da valutazione” iscritte in bilancio in applicazione dei principi contabili. Si rendono così immediatamente rilevanti ai fini fiscali le differenze su cambi contabilizzate alla fine dell’esercizio estinguendo il doppio binario civilistico-fiscale.
L’entrata in vigore di tali novità decorre dal periodo di imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2023 (dal 2024 per i “soggetti solari”).
Modifica disciplina società di comodo
È stata modificata la disciplina delle società di comodo, con abbattimento delle percentuali da utilizzare per determinare i valori di redditività presunta di alcune categorie di beni.
Tali modifiche avranno decorrenza già dal 2024 per i “soggetti solari”.
Affrancamento straordinario delle riserve
Viene riconosciuta la possibilità di affrancare i saldi attivi di rivalutazione, le riserve e i fondi in sospensione di imposta esistenti nel bilancio dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2023, che residuano al termine dell’esercizio in corso al 31 dicembre 2024, attraverso il versamento, in quattro rate di pari importo, di un’imposta sostitutiva nella misura del dieci per cento liquidata nella dichiarazione dei redditi.