La formazione 4.0 svolge un ruolo strategico come intervento “trainato” all’interno del Piano Transizione 5.0, un’iniziativa nata per promuovere l’innovazione digitale ed ecologica nelle imprese italiane. Questo piano, parte del PNRR, mira a incentivare gli investimenti in tecnologie avanzate e a favorire la crescita sostenibile del sistema produttivo.
Cos’è la Formazione 4.0 e il Piano Transizione 5.0?
Il Piano Transizione 5.0 offre alle imprese un credito d’imposta per investimenti in beni strumentali, mirati a ridurre il consumo energetico e digitalizzare i processi produttivi. Le agevolazioni fiscali possono arrivare fino al 45% per gli investimenti in tecnologie digitali e sostenibili. Tuttavia, l’adozione di queste tecnologie richiede un aggiornamento delle competenze del personale, ed è qui che entra in gioco la formazione 4.0.
Vantaggi del Credito d’Imposta per la Formazione 4.0
Le aziende possono beneficiare di un credito d’imposta sulle spese sostenute per la formazione del personale, a condizione che queste attività siano strettamente collegate agli investimenti in beni tecnologici.
Per accedere al credito, i corsi formativi devono durare almeno 12 ore, con moduli specifici riguardanti la transizione digitale (come cybersecurity, big data e intelligenza artificiale, ecc.) e la transizione ecologica (come gestione energetica e fonti rinnovabili).
Soggetti erogatori e modalità di accesso
Il decreto ministeriale del 24 luglio 2024 stabilisce che la formazione debba essere erogata da soggetti accreditati, come università, enti di ricerca, fondi interprofessionali e centri di competenza. Inoltre, i corsi possono essere svolti anche in modalità a distanza e devono concludersi con un esame finale per attestare le competenze acquisite.
Spese Ammissibili
Le spese per la formazione del personale dipendente sono agevolabili nel limite del 10% degli investimenti effettuati:
- nei beni materiali e immateriali (Allegati A e B alla Legge n. 232/2016) – interventi trainanti;
- nei beni materiali finalizzati all’autoproduzione di energia da fonti rinnovabili destinata all’autoconsumo – interventi trainati;
- e in ogni caso nel limite massimo di 300.000 euro.
Le spese agevolabili includono i costi dei formatori esterni, le spese operative (come materiali didattici e viaggi), e i costi del personale coinvolto nella formazione. È essenziale che tutte le attività siano ben documentate e che vengano conservati i registri delle presenze, per garantire la conformità alle normative fiscali.
Documentazione e adempimenti
La normativa prevedere che ad ogni discente sia rilasciata da parte del soggetto erogatore della formazione l’attestazione dell’effettiva partecipazione alle attività formative agevolabili.
Inoltre, occorre:
- predisporre una relazione che illustri le modalità organizzative e i contenuti delle attività di formazione svolte;
- conservare tutta la documentazione contabile e amministrativa idonea a dimostrare l’ammissibilità delle attività di formazione svolte, la corretta quantificazione del credito spettante;
- conservare i “registri nominativi” di svolgimento delle attività formative firmati congiuntamente dal discente e dal docente riportanti per ciascun giorno le ore impiegate nelle attività di formazione ammissibili.
Da ultimo si ricorda l’effettivo sostenimento delle spese ammissibili e la corrispondenza delle stesse alla documentazione contabile predisposta dall’impresa debba essere certificato da un revisore legale dei conti o da una società di revisione.