Una delle principali novità contenute nella nuova versione 1.8 delle specifiche tecniche per la fatturazione elettronica applicabile dal 1° febbraio 2024, riguarda la ulteriore funzione attribuita al codice “Tipo documento” TD28.
Da febbraio, il TD28 potrà essere utilizzato anche per dar conto degli acquisti di beni e servizi da soggetti non residenti identificati in Italia ma non stabiliti nel territorio dello Stato, laddove questi ultimi abbiano erroneamente emesso fattura con addebito dell’imposta tramite la posizione IVA italiana.
Il trattamento fiscale di un acquisto di beni B2B da un soggetto estero identificato in Italia
Per gli acquisti effettuati da un operatore italiano da un fornitore non residente e identificato in Italia deve essere emessa fattura senza IVA, direttamente da parte del soggetto non residente (senza coinvolgere il rappresentante fiscale). L’imposta dovrà, poi, essere liquidata in reverse charge direttamente da parte del cessionario stabilito in Italia.
Se questo non avviene e il soggetto non residente emette una fattura con IVA, l’operazione risulta irregolarmente certificata
La regolarizzazione dell’acquisto di beni B2B da un soggetto estero identificato in Italia
Per regolarizzare l’operazione l’acquirente nazionale, qualora l’imposta sia stata debitamente versata dal soggetto non residente, dovrà provvedere ad effettuare un ravvedimento, pagando la sanzione minima pari a 250 euro prevista dall’articolo 6, comma 9 bis 1, del Dlgs 471/1997 (ridotta in relazione alle regole del ravvedimento operoso).
L’Agenzia delle Entrate, nel corso di Telefisco 2024, ha fornito inoltre i chiarimenti relativi alle modalità operative di compilazione del documento da inviare al SdI ai fini dell’esterometro utilizzando il tipo documento TD28.
I chiarimenti dell’Agenzia delle Entrate sul TD28
L’agenzia delle Entrate, durante i chiarimenti a Telefisco, ha richiamato le modalità di compilazione della fattura con utilizzo del tipo documento TD28 come specificato nelle nuove specifiche tecniche.
Il file xml andrà quindi compilato come di seguito descritto:
- <CedentePrestatore>: dati identificativi del cedente/prestatore estero che ha emesso la fattura con addebito dell’imposta tramite la posizione IVA aperta in Italia (i dati devono riferirsi al soggetto estero e non alla posizione IVA italiana).
- <CessionarioCommittente>: dati del cessionario/committente italiano.
- <Data> della sezione “Dati Generali”: la data di effettuazione dell’operazione indicata nella fattura emessa dal C/P non stabilito identificato in Italia.
- <Numero>: consigliabile adoperare una numerazione progressiva scelta dal mittente.
- <DatiFattureCollegate>: numero e data della fattura originale emessa dal fornitore non stabilito identificato in Italia.
- Indicazione di imponibile e imposta, come indicato nella fattura cartacea ricevuta.